sabato 27 settembre 2008

La piccola porta di casa


L’ occhio di S. Lucia è la piccola porta di casa di un mollusco chiamato Astrea rugosa (Bolma).



L'Astrea rugosa è chiamata anche trottola rugosa per la sua conchiglia grande a forma di trottola. Negli esemplari giovani la conchiglia presenta delle spine pronunciate. Ha una colorazione beige e il margine dell'asse è rosso-arancione. L'opercolo calcareo di questa specie è chiamato occhio di Santa Lucia ed è sempre stato ritenuto un portafortuna. Vive su fondali rocciosi, dove si nutre di alghe. L'animale secerne, oltre alla conchiglia che è la sua abitazione e la sua protezione, un opercolo calcareo ricoperto di uno strato corneo che utilizza come "porta di casa" quando si ritira completamente all'interno della conchiglia. E' proprio l'opercolo che ha reso famoso e quindi molto ricercato il nostro soggetto. L'occhio ha una colorazione intensa e molto bella che può variare dall'arancio, al rossiccio, al bruno; la forma è tondeggiante-ellittica, spiralata piatta e bianca nel lato unito all'animale, convessa e colorata quella esterna.
Da sempre l'occhio di Santa Lucia ha trovato impiego in gioielleria e bigiotteria nella realizzazione di deliziosi ciondoli, orecchini, anelli, ecc.. Fino a qualche decennio fa veniva pescato casualmente dai pescatori nelle cui reti rimaneva impigliato. L'avvento dei respiratori autonomi ad aria compressa, e comunque l'aumento dei subacquei anche apneisti, ha permesso a molti di scendere nel suo ambiente naturale e ne ha permesso così una più facile cattura, nonostante una buona mimetizzazione esterna (con alghe ed altri organismi) della conchiglia. In molte zone ove il mollusco era comune, è divenuto adesso assai raro e di piccole dimensioni.
Eppure esiste un modo, innocuo per soddisfare le richieste di mercato e la vanità femminile: il metodo è molto semplice, basta comprendere che anche "l'Astraea rugosa" è predata dai nemici naturali che si cibano del mollusco lasciando sul fondo la conchiglia e l'opercolo, di conseguenza è sufficiente raccogliere l'opercolo vagante, alcune volte portato dalle onde fino a riva. Con questo metodo potrebbe capitare di trovare qualche opercolo rovinato dall'abrasione che si viene a creare con la sabbia (proporzionalmente al tempo trascorso dal decesso dell'animale), comunque molti opercoli quando è deteriorata la parte colorata, vengono montati mostrando la spirale bianca, con un effetto ancora gradevole.

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