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martedì 1 settembre 2009

Ricomincio....da Roma


Questo blog resterà on line, come testimonianza di un'opera realizzatasi in un arco del tempo.
Tra non molto o al più tardi pubblicherò l'indirizzo di un nuovo sito sul quale potrà definirsi una nuova forma artistica. Il lavoro é in corso.
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione, anche con la sola visione.

mercoledì 26 agosto 2009

In fine...(post-patetico)


















Come é accaduto?
Da quando ti dissi: mi senti?
Da quando ti sei voluto perdere.

Così, come tutti i cercatori d'oro.

Ma il cammino non si é ancora illuminato e c'é ancora da percorrere.
Sotto cieli stellati.

Scalzi, con nuove scarpe, tra gli abbracci disponibili di streghe e sirene, soli.

Restano alcune tracce di una lavagna. Di tutta una vita.
Più precisamente le metà. 21 anni, nei quali ce ne stanno 11 appena compiuti.
Resta l'amore.
Resta l'offesa.

Ora la vita ci chiede di trasformare.
Ci chiede una trasformazione "artistica", poichè siamo creature e creatori.
La forma sta cambiando: la sostanza é veglia di lacrime, sudore, sangue.
Come morte e nascita.

Vita nuova che porta luce e coraggio.
Anche sui doppi e molteplici inganni.

Ci accompagnino le ali invisibili degli angeli necessari.
Ci ricordino della nostra natura umana, vestita di maschere cupe.

Sperando che l'antico debito non sia troppo oneroso...












mercoledì 8 luglio 2009

Earth Song


Grazie Michael Jackson!

lunedì 6 luglio 2009

Heal the world


Grazie Michael Jackson !

“Heal the World” era la canzone di cui Michael Jackson andava più fiero. Inserita nell’album “Dangerous”, pubblicato nel 1991, questa canzone ha dato i natali alla Heal The World Foundation che aveva come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita dei bambini. Ora l’associazione non c’è più ma questa è una delle canzoni più trasmesse dalle radio nelle ultime ore.(www.musicroom.it)

Heal the world
Michael Jackson

Spoken Intro:
Think about the generations and to say we want to make it a better
world for our children and our children's children. So that they know
it's a better world for them; and think if they can make it a better place.

There's a place in your heart
And I know that it is love
And this place could be much
Brighter than tomorrow.
And if you really try
You'll find there's no need to cry
In this place you'll feel
There's no hurt or sorrow.
There are ways to get there
If you care enough for the living
Make a little space, make a better place.
Heal the world
Make it a better place
For you and for me and the entire human race
There are people dying
If you care enough for the living
Make a better place for
You and for me.
If you want to know why
There's a love that cannot lie
Love is strong
It only cares for joyful giving.
If we try we shall see
In this bliss we cannot feel
Fear or dread
We stop existing and start living
Then it feels that always
Love's enough for us growing
Make a better world, make a better world.
Heal the world
Make it a better place
For you and for me and the entire human race
There are people dying
If you care enough for the living
Make a better place for
You and for me.
And the dream we would conceived in
Will reveal a joyful face
And the world we once believed in
Will shine again in grace
Then why do we keep strangling life
Wound this earth, crucify it's soul
Though it's plain to see, this world is heavenly
Be God's glow.
We could fly so high
Let our spirits never die
In my heart I feel
You are all my brothers
Create a world with no fear
Together we'll cry happy tears
See the nations turn
Their swords into plowshares
We could really get there
If you care enough for the living
Make a little space to make a better place.
Heal the world
Make it a better place
For you and for me and the entire human race
There are people dying
If you care enough for the living
Make a better place for
You and for me.
There are people dying if you care enough for the living
Make a better place for you and for me.
Make a better place for you and for me.
You and for me Make a better place
You and for me Make a better place
You and for me Make a better place
You and for me Heal the world we live in
You and for me Save it for our children
You and for me Heal the world we live in
You and for me Save it for our children
You and for me Heal the world we live in
You and for me Save it for our children
You and for me Heal the world we live in
You and for me Save it for our children.

Guarire il mondo
Michael Jackson

Introduzione parlata:
pensare alle generazioni e dire che vogliamo rendere il un mondo migliore
per i nostri bambini e i bambini dei nostri bambini. Cosi che loro sappiano
che é un mondo migliore per loro; e penso se loro possono rendere il mondo
un posto migliore.

C'é un posto nel tuo cuore
io so che é amore
e quel posto può essere molto
più luminoso di ieri
se tu provi veramente
scoprirai che non c'é bisogno di piangere
in questo posto lo sentirai
non ci sono pene ne sofferenza
ci sono modi per arrivarci
se ti prendi cura abbastanza della vita
crea un piccolo spazio, crea uno spazio migliore
guarisci il mondo
crea un posto migliore
per te, per me e per l'umanità intera
c'é gente che sta morendo
se ti prendi cura abbastanza della vita
crea un posto migliore
per te e me
se vuoi sapere perché
c'é un amore che non può mentire
l'amore é forte
importa solo dare felicità
se proviamo vedremo
in questa gioia non possiamo sentire
paura ne timore
smettiamo di esistere e iniziamo a vivere
poi sarà per sempre
l'amore é abbastanza per farci crescere
crea un mondo migliore
guarisci il mondo
crea un posto migliore
per te, per me e per l'umanità intera
c'é gente che sta morendo
se ti prendi cura abbastanza della vita
crea un posto migliore
per te e me
e il sogno che vogliamo creare
rivela una faccia felice
e il mondo in cui credevamo
si illumina ancora di grazia
allora perché continuiamo a vivere vite strozzate
ferendo la sua terra, crocifiggendo la sua anima
é evidente da vedere, questo mondo é paradisiaco
essere lo splendore di Dio
possiamo volare cosi alto
non lasciare mai morire I nostri spiriti
nel mio cuore sento che
sono tutti miei fratelli
creare un mondo senza paura
insieme piangeremo lacrime di gioia
vedere le nazioni trasformare
le loro spade in lame per aratri
possiamo davvero arrivarci
se ti prendi cura abbastanza della vita
crea un piccolo spazio per rendere un posto migliore
guarisci il mondo
crea un posto migliore
per te, per me e per l'umanità intera
c'é gente che sta morendo
se ti prendi cura abbastanza della vita
crea un posto migliore
per te e me
C'é gente che sta morendo, se tu credi nella vita
crea un un posto migliore per te e per me
crea un un posto migliore per te e per me
per te e per me crea un posto migliore
per te e per me crea un posto migliore
per te e per me crea un posto migliore
per te e per me guarire il mondo in cui viviamo
per te e per me salvarlo per I nostri bambini
per me e per te guarire il mondo in cui viviamo
per te e per me salvarlo per in nostri bambini
per te e per me guarire il mondo in cui viviamo
per te e per me salvarlo per I nostri bambini
per me e per te guarire il mondo in cui viviamo
per te e per me salvarlo per I nostri bambini

......

domenica 12 aprile 2009

Buona Pasqua!














("La Resurrezione", di Matthias Grunewald, della pala d'altare di Isenheim, conservato al museo di Colmar, in Alsazia.)



"Quando da spazi universali il sole parla al senso dell'uomo e dal fondo dell'anima si congiunge alla luce, allor dal chiuso dell'egoità migran pensieri nei lontani spazi e ottusamente avvincono allo spirito l'essere dell'uomo."
(R. Steiner, Il calendario dell'anima)



(Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi)

Fratelli, non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi.
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato!
Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.


Parola di Dio

venerdì 13 marzo 2009

giovedì 12 marzo 2009

Questa l'avevo pubblicata....di meno!


I MATIA (Laura della Gatta & Pino Giampà), per M'illumino di meno, presentano le loro opere al buio!
Mostra dei Matia, Elisa Desortes ed Enrico Piras
Data:
venerdì 13 febbraio 2009
Ora:
17.00 - 23.00
Luogo:
Borgo di Tratalias
Città/Paese:
Tratalias, Italy
Telefono:
0781688936
E-mail:
ufficioturistico@comune.tratalias.ca.it
Descrizione
Per l’occasione, verranno aperti al pubblico i nuovi ambienti espositivi del Borgo medioevale di Tratalias, che ospiteranno eccezionalmente alcune opere pittoriche del duo MATIA, presentate praticamente al buio, ed un’istallazione di Elisa Desortes ed Enrico Piras ispirata alla luce incentrata sulla stessa tematica.
Il 13 febbraio si spegneranno, dalle ore 18, monumenti e piazze delle principali città e migliaia di abitazioni e luoghi di lavoro in tutta Italia.
Sarà il momento conclusivo della campagna “M’illumino di meno”, lanciata da Caterpillar, il programma di Radio 2 RAI, che per il quinto anno sostiene la pratica del risparmio energetico e sottolinea il ruolo fondamentale delle fonti di energia rinnovabili.
Tra gli altri, verranno spente le sedi del Parlamento europeo a Strasburgo e Bruxelles, la Tour Eiffel a Parigi, il Colosseo a Roma, Piazza della Scala a Milano, l’Arena di Verona e moltissimi monumenti e piazze in Italia e in Europa.
Quest’anno anche Tratalias aderisce, spegnendo le luci della Cattedrale e dell’intero Borgo, che verranno poi illuminati dalle lucerne realizzate dai bambini delle Scuole.
Info e prenotazioni: ufficio turistico del Comune diTratalias: 0781688936
coopsemata@gmail.com ufficioturistico@comune.tratalias.ca.it
(Grazie a Luca Sarriu e ad Erica Olmetto!!!)










giovedì 26 febbraio 2009

Norfieddu, Dea Madre e... le figure femminili





















































Ancestrale Contemporaneo,
Carnevale Iglesiente 2009

19 FEBBRAIO
PRIMA APPARIZIONE
La notte del primo giorno, le maschere del Carnevale Iglesiente, girano silenziose, come ombre fuggite al destino della contemporaneità, per le vie del centro storico.
Il loro compito è quello di catturare e liberare la popolazione iglesiente impadronendosi degli aspetti negativi manifestati durante l’inverno ( sospetto, invidia, indifferenza, testardaggine, saccenza, intrigo). Norfieddu in quanto spirito, non ancora imprigionato in un pupazzo, gira libero scatenando il panico e stimolando, per reazione, proprio quegli umori negativi che la gente si tiene ancora dentro. Ad ogni reazione negativa, le maschere catturano l’atteggiamento liberando la persona da questa negatività.

24 FEBBRAIO
SECONDA APPARIZIONE
La seconda sera vede protagonisti i personaggi-vittima, cercare sostegno per il processo che si terrà nella serata finale. Le vittime di quest’anno sono tutte donne, quattro maschere raffiguranti la quattro condizioni-stagioni della donna. Tra le vie del centro le vittime prescelte vengono attaccate dalle maschere tipiche, cariche delle negatività che hanno preso dalla popolazione. Norfieddu cercherà di difenderle, ma gli atteggiamenti negativi fanno subito strada nei cuori delle vittime ed il povero folletto, brutto e nero come la miniera, contribuisce solo ad aumentare il panico tra le donne. Solo la Dea Madre sembra consolare Norfieddu, mentre la popolazione non da alcun peso ai suoi avvertimenti, scambiandolo per un pazzo e ridendo del suo buffo movimento.

28 FEBBRAIO
PROCESSO E ROGO DI NORFIEDDU
Quest’anno il processo racconta il confronto tra il bello ed il brutto, il buono e cattivo, in una parodia grottesca giocata tra l’ancestrale ed il contemporaneo. Come sempre le sei maschere tipiche ( Suspettosu, Intragneri, Oghiànu, Indiferenti, Corriatzu e Sabiu) e le altrettante vittime di questi atteggiamenti danno vita al Processo, al corteo ed al Rogo di Norfieddu. L’inquisitore, processerà e condannerà Norfieddu reo di tutti i mali, compreso quello di aver istigato e plagiato le quattro vittime ( tzia Pipia, tzia Isposa, tzia Mamma e tzia Viuda). In realtà sono stati l’Inquisitore e le altre maschere, mentre il povero spiritello cercava di difenderle, ma questo la gente, ignara dei linguaggi, dei riti e dei significati ancestrali, non lo sa. La Dea Madre in persona protegge lo spiritello Norfieddu, sostituendolo con un pupazzo che andrà al rogo al suo posto, illudendo la gente di essersi liberata dei mali, ma soprattutto appagando lo spirito negativo delle maschere tipiche, che dopo il rogo faranno ritorno nell’inverno. In questo modo anche gli atteggiamenti negativi della popolazione ritorneranno nella normalità, senza gli eccessi manifestati in questo periodo. Lo spirito di Norfieddu ritornerà il prossimo inverno, dopo l’estate, l’autunno e con il suo spirito libero darà inizio alla primavera, alla rinascita della terra, della gente, di questa terra, di questa gente, la più bella, la più vera del Mediterraneo. Alla festa il pupazzo, alla tradizione il significato.
"Norfieddu scancioffau d'anti abbruxau" sancisce la cittá all'unisono, e se ne torna a casa a prepararsi per la Quaresima.

Pino Giampà

lunedì 23 febbraio 2009

Carnevale ad Iglesias:"Norfieddu scancioffau d'anti abbruxau"








"NORFIEDDU" ( Maschera tipica iglesiente.Idea e realizzazione: Pino Giampà)


Sulla scia dei buoni risultati raggiunti lo scorso anno, il programma per il Carnevale 2009 si fonda su tre principi fondamentali: un programma di qualità, il coinvolgimento attivo della cittadinanza e la riproposizione del Processo e del Rogo a Norfieddu.

L'intento del progetto è quello di dare alla manifestazione una dimensione popolare, puntando al coinvolgimento di tutta la città, perchè i cittadini siano i veri protagonisti della festa. Non solo spettatori ma protagonisti. I giorni scelti per lo svolgimento delle principali manifestazioni sono: giovedì 19 febbraio, martedì 24 febbraio e sabato 28 febbraio.

NORFIEDDU. In riferimento al Processu a Norfieddu, la rievocazione sarà affidata anche quest'anno al Prof. Pino Giampà. Il titolo scelto per l'edizione 2009 è “Ancestrale e Contemporaneo”. Il Processo a Norfieddu si svolgerà in Piazza Municipio e sarà preceduto da due “apparizioni” per le vie del Centro Storico.
Prima apparizione. La notte del primo giorno le maschere del Carnevale Iglesiente, ancestralmente ispirate agli umori tipici della popolazione, girano silenziose e minacciose per le vie del centro storico, come ombre fuggite al destino della contemporaneità.
Seconda apparizione. La seconda sera vede protagonisti i personaggi, vittime degli avvenimenti di quest’anno, cercare sostegno per il processo che si terrà nella serata finale.
Processo a Norfieddu. Quest’anno il processo vedrà a confronto il bello ed il brutto, il buono e cattivo, in una parodia grottesca giocata tra l’ancestrale ed il contemporaneo. Come sempre le sei maschere tipiche (Suspettosu, Intragneri, Oghiànu, Indiferenti, Corriatzu, Sabiu) e le altrettante vittime di questi umori daranno vita al Processo, al corteo ed al Rogo di Norfieddu.
Come ormai tradizione il pupazzo gigante di Norfieddu sarà realizzato e portato in corteo dal Gruppo Folk “Città di Iglesias”.












giovedì 22 gennaio 2009

Dal 42° anno...


“[…]Quanto più si prosegue nell’evoluzione e quanto più una persona è diventata libera nel suo sviluppo tanto meno nell’età dopo i 42 anni riconosceremo dei fatti comuni nell’evoluzione, come invece, nei primi settenni, avevamo eventi comuni a tutti, come la pubertà o il cambio dei denti.
Se una persona si libera nella sua evoluzione, dopo i 42 anni mostrerà una biografia sempre più individuale. Però questo diagramma è molto interessante per capire comunque quello che accade dopo i 42 anni.[…]
Dopo i 40 anni iniziamo a liberarci sempre di più dalla nostra organizzazione fisica. […] dal punto di vista dell’entità spirituale umana avevamo visto che la fase iniziale, quella che va dalla nascita fino ai 21 anni, è una fase di incarnazione, in cui si prende possesso progressivamente della corporeità come proprio strumento, mentre dopo i 42 anni si manifesta un processo, che inizia già più o meno dai 35 anni – dalla metà della vita – che è invece quello della escarnazione dell’entità spirituale. Quindi, il declino della organizzazione fisica è dovuto al fatto che le forze vitali si trasformano sempre più in forze spirituali. […] poiché nel primo settennio viene portata a compimento sul piano fisico la maturazione del sistema dei nervi e dei sensi, nel secondo settennio quella del sistema ritmico,( il cuore, la circolazione, il respiro) e nel terzo settennio invece quella del sistema del ricambio e della membra.
Nel settimo settennio, quello fra i 42 3 i 49 anni, che corrisponde in base al nostro diagramma al terzo settennio, nella fase di incarnazione, iniziamo ad scarnarci in particolare dal sistema del ricambio e delle membra. Per esempio questa è l’età in cui spesso ci accorgiamo che la nostra forza muscolare è un po’ calata, che riusciamo a fare con meno forza gli stessi gesti, a salire meno agilmente le scale di corsa.
‘E un processo che riguarda in generale il sistema del ricambio e delle membra ma lo si avverte soprattutto nei muscoli e nel fatto che cominciamo anche a perdere un pochino di massa.
Anche l’apparato riproduttivo è parte in questo senso del sistema del ricambio. Anche da qui si distaccano delle forze. E’ per esempio un momento che viene avvertito in maniera così emblematica dagli uomini che vanno a caccia delle loro segretarie per nuove esperienze erotiche, mentre, sul piano fisico, e fisiologico, nelle donne può cominciare a manifestarsi una premenopausa, con vampate a tutti note, espressione delle forze che si sciolgono dall’apparato genitale.
[…] Bernhard Lievegoed, che ha lavorato molto sul tema della biografia, dice che tutti più o meno a questa età abbiamo delle esperienze di soglia, anche perché questo è di nuovo un momento di decisione. Quando si avverte la separazione fra le forze interiori e la corporeità fisica è necessaria una scelta: cercherò di mantenere a tutti i costi la corporeità il più giovane possibile e di restarvi il più possibile attaccato, oppure privilegerò una evoluzione interiore?
[…] La possibilità, l’opportunità, che si ha in questo settennio è quella di sviluppare una coscienza immaginativa. Fino ad allora la percezione e la conoscenza del mondo erano vissute in maniera molto intellettuale, molto precisa. La peculiarità iniziale della coscienza immaginativa è che si percepiscono le cose in forma di immagine: non si osserva tanto un fatto isolato, ma lo si osserva in connessione con tutto quello che gli sta attorno perché è parte di un’immagine.
Per esempio questo è il momento giusto per iniziare ad insegnare, oppure, se si opera all’interno di una azienda, è per esempio il momento per prendere sotto di sé delle persone che imparino il mestiere.
[…] Questo è il settennio che è retto da pianeta Marte. Quindi è un periodo di grande attività che dovrebbe essere dedicato prevalentemente all’attività spirituale e non tanto all’attività fisica. Invece le persone che scelgono piuttosto questo secondo tipo di sviluppo fanno in questo momento molte attività, come andare in palestra, arricchire il corpo, cercare di rinforzarsi il più possibile.[…]”

(da “LA BIOGRAFIA UMANA parte I”, di Robert Gorter, edizione a cura dell’Associazione Amici della Scuola Steineriana, 1997, Milano)

giovedì 15 gennaio 2009

'E l'ora!


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