giovedì 22 gennaio 2009
Dal 42° anno...
“[…]Quanto più si prosegue nell’evoluzione e quanto più una persona è diventata libera nel suo sviluppo tanto meno nell’età dopo i 42 anni riconosceremo dei fatti comuni nell’evoluzione, come invece, nei primi settenni, avevamo eventi comuni a tutti, come la pubertà o il cambio dei denti.
Se una persona si libera nella sua evoluzione, dopo i 42 anni mostrerà una biografia sempre più individuale. Però questo diagramma è molto interessante per capire comunque quello che accade dopo i 42 anni.[…]
Dopo i 40 anni iniziamo a liberarci sempre di più dalla nostra organizzazione fisica. […] dal punto di vista dell’entità spirituale umana avevamo visto che la fase iniziale, quella che va dalla nascita fino ai 21 anni, è una fase di incarnazione, in cui si prende possesso progressivamente della corporeità come proprio strumento, mentre dopo i 42 anni si manifesta un processo, che inizia già più o meno dai 35 anni – dalla metà della vita – che è invece quello della escarnazione dell’entità spirituale. Quindi, il declino della organizzazione fisica è dovuto al fatto che le forze vitali si trasformano sempre più in forze spirituali. […] poiché nel primo settennio viene portata a compimento sul piano fisico la maturazione del sistema dei nervi e dei sensi, nel secondo settennio quella del sistema ritmico,( il cuore, la circolazione, il respiro) e nel terzo settennio invece quella del sistema del ricambio e della membra.
Nel settimo settennio, quello fra i 42 3 i 49 anni, che corrisponde in base al nostro diagramma al terzo settennio, nella fase di incarnazione, iniziamo ad scarnarci in particolare dal sistema del ricambio e delle membra. Per esempio questa è l’età in cui spesso ci accorgiamo che la nostra forza muscolare è un po’ calata, che riusciamo a fare con meno forza gli stessi gesti, a salire meno agilmente le scale di corsa.
‘E un processo che riguarda in generale il sistema del ricambio e delle membra ma lo si avverte soprattutto nei muscoli e nel fatto che cominciamo anche a perdere un pochino di massa.
Anche l’apparato riproduttivo è parte in questo senso del sistema del ricambio. Anche da qui si distaccano delle forze. E’ per esempio un momento che viene avvertito in maniera così emblematica dagli uomini che vanno a caccia delle loro segretarie per nuove esperienze erotiche, mentre, sul piano fisico, e fisiologico, nelle donne può cominciare a manifestarsi una premenopausa, con vampate a tutti note, espressione delle forze che si sciolgono dall’apparato genitale.
[…] Bernhard Lievegoed, che ha lavorato molto sul tema della biografia, dice che tutti più o meno a questa età abbiamo delle esperienze di soglia, anche perché questo è di nuovo un momento di decisione. Quando si avverte la separazione fra le forze interiori e la corporeità fisica è necessaria una scelta: cercherò di mantenere a tutti i costi la corporeità il più giovane possibile e di restarvi il più possibile attaccato, oppure privilegerò una evoluzione interiore?
[…] La possibilità, l’opportunità, che si ha in questo settennio è quella di sviluppare una coscienza immaginativa. Fino ad allora la percezione e la conoscenza del mondo erano vissute in maniera molto intellettuale, molto precisa. La peculiarità iniziale della coscienza immaginativa è che si percepiscono le cose in forma di immagine: non si osserva tanto un fatto isolato, ma lo si osserva in connessione con tutto quello che gli sta attorno perché è parte di un’immagine.
Per esempio questo è il momento giusto per iniziare ad insegnare, oppure, se si opera all’interno di una azienda, è per esempio il momento per prendere sotto di sé delle persone che imparino il mestiere.
[…] Questo è il settennio che è retto da pianeta Marte. Quindi è un periodo di grande attività che dovrebbe essere dedicato prevalentemente all’attività spirituale e non tanto all’attività fisica. Invece le persone che scelgono piuttosto questo secondo tipo di sviluppo fanno in questo momento molte attività, come andare in palestra, arricchire il corpo, cercare di rinforzarsi il più possibile.[…]”
(da “LA BIOGRAFIA UMANA parte I”, di Robert Gorter, edizione a cura dell’Associazione Amici della Scuola Steineriana, 1997, Milano)
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