venerdì 6 febbraio 2009

Percorsi e dialoghi...nel quotidiano "scarabocchiarsi" della vita.


(NATO FRASCA'."Vendome". Parigi, 1961.Tecnica mista su carta.)

"L'Arte è, comunque, quell'attività creativa che permette, meglio di ogni altra incombenza o lavoro, di stabilire rapporti vitali completi, soddisfacenti e armonizzanti la persona umana ma, come sottolinea Jung, a patto che si istaurino rapporti creativi tra il singolo e gli elementi archetipali che emergono dall'inconscio; grazie a questo processo di trasformazione dinamica attivo-creativa, sotto forma di elementi archetipici, tali forme arcaiche presiedono (come le forze ctonie della mitologia) alla vita dell'inconscio e non debbono essere né subite, né ignorate ma interiormente accettate come poli di una dialettica creatrice.
Il dialogo creatore con sé stessi è proprio quanto si può e si deve agire attraverso l'autentica azione artistica; per quanto essa va considerata implicitamente terapeutica e altamente scientifica (se scienza è conoscenza, e nuova conoscenza è vera co-nascenza).
Nel dialogo artistico riescono fondersi, grazie alla turbolenza creativa che metabolizza e trasforma, sia le forze coscienti che quelle inconscie: sta all'artista raggiungere quell'equilibrio che non permetta a nessuna di esse di agire sopraffazione sull'altra."
(Nato Frascà, da "L'arte all'ombra di un'altra luce. Viaggio nello scarabocchio degli adulti attraverso la Psiconologia".Progetto editoriale di Franca D'Angelo Frascà. maggio 1998, Roma.)

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